Perché non dobbiamo avere paura del cane di un positivo al Covid 19?
Siamo stati sollecitati da più parti per sapere se il cane di un positivo al Covid 19 può trasportare il virus e trasmetterlo all’uomo.
Fin dallo scoppio della pandemia, abbiamo attivato insieme al Comune di Rufina e a numerose associazioni, un servizio di volontariato; molte persone si offrono come dogsitter per portare a spasso il cane di proprietari in quarantena. Ora ci sentiamo di dover intervenire per integrare un recente nostro articolo, che trovate qui, con queste importanti precisazioni. Vi preghiamo di leggere con attenzione.
Il cane non è recettivo al coronavirus dell'uomo
Tutti i virus come quello del Covid 19 sono parassiti obbligati, questo significa che per vivere e replicarsi devono parassitare le cellule di un organismo ospite, in questo caso l’uomo, altrimenti morirebbero.
Il cane non è recettivo al coronavirus dell’uomo, in quanto il virus in questione attacca solo la specie umana. A fronte di migliaia di persone morte per Covid 19, abbiamo avuto 0 (zero) cani o gatti morti per lo stesso motivo.
Il nostro consiglio
Teoricamente il cane, come qualsiasi altro oggetto, un computer o una sedia, può ospitare sulla sua superficie esterna i virus che, non trovando terreno idoneo, sono condannati a morte nel giro di qualche ora.
È estremamente improbabile, quasi impossibile, poter contrarre la malattia dal cane di un malato di Covid 19. È molto più facile farsi contagiare al supermercato, in bus, sul treno, in fila alla posta o da qualche altra parte.
Ricordiamoci sempre di lavarci le mani più volte al giorno, manteniamo il distanziamento sociale e usiamo la mascherina. Ma lasciamo giocare i nostri cani con i loro simili!
Il benessere animale può andare di pari passo con la tutela della nostra salute. Il nostro coronavirus si muove con le nostre gambe, non con quelle del cane.